Ciao “Prof” È morto Vittorio Ferrero. Il cordoglio del Csi
Di seguito trovere il testo, che compare ufficialmente sulla pagina del CSI nazionale, che racconta cosa è stato Vttorio per il CSI, Da parte mia voglio scrivere poche cose. Credo che Vittorio sia stato ed è il CSI. E' stato il mio primo Presidente quando, nel lontano 1983, mi sono avvicinato al CSI, probabilmente ho iniziato col 'botto'. Ricordo la prima volta che l'ho incontrato e dopo poche parole mi ha dato la 'responsabilità' dell'impaginazione a mano del Comunicato Ufficiale che facevamo insieme ad altri 'ragazzotti' come amava definirci. Da lì è iniziato un percorso lungo, tortuoso ma ricco di soddisfazioni. Voglio ricordarlo con una frase che mi diceva sempre mettendomi una mano sulla spalla: 'NUN TE PREOCCUPA', NA' SOLUZIONE A TROVAMO'. Ciao Vittorio e GRAZIE. Daniele ROSINI
Il Centro Sportivo Italiano esprime il proprio profondo cordoglio per la morte di Vittorio Ferrero, avvenuta lunedì 9 luglio, all’età di 79 anni, compiuti lo scorso 7 luglio. Storico formatore associativo ha accompagnato, con la sua presenza e la sua sensibilità educativa, molti anni del Centro Sportivo Italiano.
Nato a Roma nel 1939, sin dall'infanzia ha consuetudine con la sua città grazie alle lunghe passeggiate con il padre, attraverso luoghi ancora segnati dalle conseguenze della guerra. Lungo gli anni il rapporto con la città si è fatto sempre più intenso, attraverso lo studio e il quotidiano approfondimento della storia, dell’arte, della società, del tessuto urbano. Docente di Lettere negli istituti superiori, ha collaborato in ambito editoriale alla realizzazione di video-cassette sugli autori della Letteratura Italiana e sulla Storia d’Italia.
Ha testimoniato la sua identità associativa dalla Basilicata, al Lazio, alla Calabria, rivestendo numerosi ruoli in tutte le regioni che lo hanno visto agire e vivere. Tra questi, lo ricordiamo presidente del Comitato CSI di Roma dal 1980 al 1985.
La sua vera passione, però, è stata l’educazione vissuta nello sport. Interessato ai processi educativi, si è impegnato nell’attività sportiva in qualità di allenatore di pallavolo. A lui si deve l’intuizione di individuare la connessione tra gesto sportivo ed educazione come elemento culturale che ha consentito la fondazione della Scuola Nazionale Educatori Sportivi del CSI, la quale ha dato vita ad una nuova generazione di allenatori, animatori, arbitri e formatori all’interno del Centro Sportivo Italiano. In questo contesto, emerge la sua attenzione per i più giovani e la sua attività promozionale in progetti quali Giocasport e Fantathlon, intesi come metodologie di allenamento polisportivo. La formazione è sempre stato il suo cavallo di battaglia e, proprio per questo, ha diretto la scuola nazionale educatori sportivi dal 1995 al 2008 e quella dirigenti dal 2009 al 2012.
Ha lasciato numerosi scritti e testi che per molto tempo ancora saranno occasione di confronto e di approfondimento; soprattutto, però, ha consegnato a tutti coloro che si sono formati con lui l’importante impegno a proseguire la declinazione e l’aggiornamento dell’educare attraverso lo sport, con la prospettiva di servizio e di vicinanza ai più piccoli.
Il Csi tutto, esprimendo immenso cordoglio alla famiglia, alla moglie Lina, alla figlia Alessandra ed ai nipoti Lucrezia, Marta e Daniele, lo ricorda con alcune delle sue semplici e significative parole. “Quando accettiamo un ragazzo nelle fila di una nostra società sportiva è come se firmassimo un contratto con cui ci impegniamo a fare del nostro meglio per farlo crescere bene. Questo contratto, finora sempre sottinteso, mi piacerebbe trovasse una formulazione reale. Lo sogno da sempre: un “contratto educativo” chiaro e preciso da far firmare all’inizio della stagione ai ragazzi, ai dirigenti, agli allenatori, con poche regole semplici ma vincolanti sotto il profilo educativo, in calce alle quali apporre una firma che abbia il valore di un impegno solenne a rispettarle. Vale la pena provarci. Alzi la mano qualcuno che non ne sente il bisogno”.
Gli incarichi di Vittorio Ferrero nel CSI:
- consigliere nazionale dal 1984/1987-1991
- direttore scuola nazionale educatori sportivi 1995/2008