Siamo pronti per la nuova stagione sportiva di nuoto del CSI Lazio. La prima tappa si svolgerà Domenica 19 Novembre 2023 presso la PISCINA ROMAN SPORT CITY in Via Pontina Vecchia al Km. 30 S.N.C. (POMEZIA).
Inizialmente programmato per il 2 giugno e posticipato, a causa dell'alluvione che ha colpito i territori dell'Emilia Romagna, viene riprogrammato per il 30 luglio 2023. Per dare agli organizzatori, che tra le mille difficoltà stanno producendo uno sforzo organizzativo enerme, dobbiamo dare segno della nostra vicinanza con la partecipazione all'evento che sarà comunque bello, piacevole e divertente. In allegato troverete tutte le informazioni necessarie.
In una finale decisamente combattuta e terminata con un solo gol di scarto la squadra S.GEMMA appartenente al Comitato CSI di Roma si laurea Campione Nazionale 2022/23 nel Calcio a 5 Categoria ALLIEVI.
Abbiamo ricevuto questa lettera dal nostro Presidente nazionale Vittorio BOSIO, in merito alla riforma dello sport ed al lavoro sportivo, che vogliamo condividere con voi. Cliccate sul titolo e si aprirà l'intera lettera.
Carissimi, come saprete, siamo prossimi all’entrata in vigore della cosiddetta riforma dello sport. Purtroppo, esistono ancora elementi di incertezza,
Domenica 18 giugno 2023 alle ore 10 a Roma, presso l’Impianto Sportivo Capitolino Via Montona 13, il CSI Lazio organizza la finale regionale di pallavolo per la categoria open misto.
Lo sport è nella Costituzione tra i rapporti etico sociali
Il Punto di Vittorio BOSIO
Il mondo dello sport è in festa. La scorsa settimana la Costituzione italiana ha sancito, in modo definitivo, che «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme». Così si conclude il lungo iter di una modifica costituzionale, in particolare all’articolo 33, in cui si dichiara che l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Siamo nel Titolo Secondo della Carta fondamentale della Repubblica italiana, dedicato ai rapporti etico-sociali. L’attività sportiva si colloca così all’interno dei rapporti che la Repubblica considera importanti, in base al principio di sussidiarietà e alla cooperazione dei corpi intermedi, dell’Associazionismo, dell’ingegno delle comunità locali. Sono convinto che l’espressione “attività sportiva” sia il modo corretto per valorizzare l’esperienza di relazione attraverso la pratica concreta, piuttosto che la sola dimensione di vertice. I campionati, i tornei, le gare, possono essere vissuti in varie forme e la Costituzione ora ci dice che vanno privilegiate, sostenute e promosse quelle forme in cui l’agonismo è sempre equilibrato dall’intenzionalità educativa e dal primato della persona. Si tratta di interrompere quella spirale che getta fuori dal sistema sportivo il 30% dei minori praticanti, anno dopo anno. Quindi: non solo progetti, non solo interventi-spot, non solo assistenzialismo a pioggia, ma finanziamenti strutturali e moltiplicatori di rapporti etico-sociali. Le finalità, peraltro, da sempre proprie dell’associazionismo di promozione sociale e sportiva. Con voto unanime, lo sport, ancora una volta, ha saputo unire le diverse esperienze parlamentari. La speranza è che anche sulle norme che daranno le gambe alla riforma costituzionale si rinnovi la stessa sintonia. Su questo piano si giocherà l’efficacia del nuovo art. 33 della nostra meravigliosa Costituzione. Non è tutto oro quel che luccica, però. Infatti, dei 27 Paesi Ue, sono 9 quelli che, in forme diverse, citano lo sport nella loro Costituzione: Portogallo, Grecia, Bulgaria, Croazia, Lituania, Polonia, Romania, Spagna e Ungheria. Secondo l’Eurobarometro, nella classifica delle nazioni dove si fa sport “mai o raramente” solo 6 nazioni su 27 stanno peggio dell’Italia. Non basta cioè enunciare i principi ma occorrono le successive norme di attuazione.